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mercoledì 2 marzo 2016

Si chiama " Biosphera 2.0 " ed è un modulo abitativo sperimentale di 25 mq., ci lavorano 30 ricercatori Italiani, tra cui il politecnico di Torino

E' una casa grande appena 25 metri quadrati ma è costruita totalmente in base a un principio: l'uomo e il suo benessere sono al centro di tutto. Si chiama Biosphera 2.0 ed è stata realizzata da Aktivhaus, con il supporto del Politecnico di Torino e dall'Università della Valle d'Aosta. In tutto ci hanno lavorato circa 30 ricercatori, tra architetti, studiosi di termoidraulica e di energia, biologi e così via. Il piccolo modulo abitativo del futuro è stato installato a a Courmayeur e nei prossimi 12 mesi farà tappa anche ad Aosta, Milano, Rimini, Torino (dal 15 settembre al 1° gennaio) e Lugano. Sarà abitato da oltre 20 persone per completare un monitoraggio ambientale e fisiologico finalizzato a testare l'autonomia energetica e il benessere.

"E' un organismo nato - ha spiegato Mirko Taglietti, ceo di Aktivhaus - per proteggere l'individuo che lo abita. Sarà osservato il benessere che deriva da vari parametri fisici". I test prevedono i -17 gradi ai piedi del Monte Bianco in inverno e i +39 gradi sulla riviera adriatica in estate, ma anche prove urbane sull'inquinamento in metropoli come Milano e Torino.

Per realizzare il progetto sono stati investiti circa 250 mila euro. Allo studio hanno partecipato anche i ricercatori Guido Callegari (PoliTo) e Giuseppe Barbiero (UniVda). "L'aspetto più innovativo - ha detto quest'ultimo - è la cura della biofilia, ovvero il rapporto tra uomo e contesto esterno. La sperimentazione si propone, infatti, di studiare l'intelligenza naturalistica dell'abitante del modulo e di calibrare i valori
 per raggiungere il massimo benessere".

Il modulo dovrà comunque garantire, anche in condizioni ambientali estreme, in modo autonomo e senza ricorrere ad una rete di energia esterna, una temperatura dell'aria compresa tra i 21 gradi in inverno e i 25 in estate. "In caso la temperatura si abbassasse - ha concluso Taglietti - è possibile usare il corpo umano per uno scambio di energia e con un'ora di cyclette si può alzare di due gradi"

Più che una casa è un laboratorio scientifico: si chiama Biosphera 2.0 e l'hanno costruito un gruppo di aziende, atenei e centri di ricerca piemontesi, valdostani e svizzeri. E' un'abitazione energeticamente autonoma e a misura d'uomo, costruita adottando le migliori tecnologie disponibili e in grado di produrre in autonomia tutta l'energia necessaria per viverci. Nei prossimi mesi girerà l'Italia e sarà sottoposta a vari test, con temperature esterne da -15 °C a + 40 °C. "E' un organismo nato per proteggere l'individuo che lo abita. Sarà osservato il benessere che deriva da vari parametri fisici", racconta Mirko Taglietti, ceo di Aktivhaus, l'azienda capofila del progetto


Fonte

martedì 9 febbraio 2016

Alcuni motivi per vendere casa pignorata, prima dell'asta...



Perché andare a parlare con il Direttore di banca per rinegoziare il mutuo…

Questo è uno dei primi errori che commette la persona quando gli viene pignorata la casa.
Ho visto molti proprietari di case recarsi in banca per discutere su come prendere un finanziamento per rientrare delle rate scadute del mutuo e venire rimbalzati dal direttore come palline di acciaio contro un muro di gomma.
Il tutto condito con un trattamento di mortificazione e vergogna che non ti meriti.

Allora perchè tutti vanno in banca...

Perché anche se sai che dall’altra parte trovi:
1 porta chiusa
2 insulti
3 mortificazioni

Tenti questo gesto disperato perché l’idea del pignoramento della casa e andare attraverso tutta la procedura esecutiva con tutte le conseguenze e lo stress che porta questa situazione, il pensiero di perdere la casa all’asta e uscire con i bambini (magari senza avere un posto dove andare) e rimanere con i debiti, sono pensieri che non fanno dormire la notte.
Difatti, dopo che è arrivato il pignoramento, il gesto naturale è quello di recarsi in banca dal direttore e provare a vedere se c’è modo per rinegoziare il mutuo. Magari con un tasso agevolato e una rata più sopportabile.
In questo modo per te sarebbe più facile pagare ed essere regolare con le rate proprio per evitare situazioni più gravi. Anche se fai sacrifici comunque lo riesci a pagare.
Ma il problema è che non hai le stesse informazioni che ho io e chi fa questo mestiere. Un mutuo che non viene pagato ti mette in una situazione di cattivo pagatore dove, al CRiF, ci sono segnalazioni di ritardo sui pagamenti a tuo nome e a nomi di eventuali garanti.
Per questo non ti danno soldi per recuperare al debito, ma non ti danno soldi nemmeno per cambiare l’auto o un elettrodomestico qualora ne tu avessi bisogno.
Capisco la tua disperazione e se non facessi questo lavoro e non avessi le informazioni che ho, probabilmente farei la stessa cose se fossi nella tua situazione.
Proprio perché conosco le cose e so come funziona il processo bancario ti dico che se hai intenzione di andare in banca e chiedere la rinegoziazione del mutuo dopo che sei stato pignorato, stai buttando il tuo tempo e ci rimarrai molto male quando scoprirai che ti verrà negata, non solo dalla tua banca ma da tutti gli istituti di credito perché le tue segnalazioni di cattivo pagatore sono a disposizione degli organi finanziari proprio per valutare se darti denaro o no.
Per evitarti umiliazioni e illusioni ti voglio aiutare a capire che puoi prendere una strada diversa per:
chiudere il debito definitivamente
ritornare in pari e annullare quelle scomode segnalazioni e…
da qui a pochi anni ricominciare ad avere accesso al credito.
QUINDI COSA PUOI FARE?
Se sei disposto a vendere la casa pignorata, si possono attuare delle strategie che possono portarti a chiudere il debito, ma non solo, metterti in tasca anche dei soldini e, fra qualche tempo, poter riaccedere al credito e riacquistarne un’altra.
Quindi da, perderla a poco e rimanere con un debito, o venderla e chiudere il debito e potersela riacquistare in futuro..mi sembra un'ottima soluzione...


Puoi metterti in contatto, con il nostro studio...noi ti aiuteremo a trovare il potenziale acquirente, e il nostro staff formato da avvocati, commercialisti ed esperti seguiranno tutta la procedura...non lasciare le cose al caso, ma mettici tutte le tue forze e noi ci metteremo tutto il nostro impegno...per aiutarti.

martedì 12 gennaio 2016

Agevolazioni acquisto prima casa, dal 1° gennaio è più facile cambiare abitazione...

La legge di Stabilità 2016 ha introdotto importanti novità anche per quanto riguarda l’acquisto della prima casa. Dal 1° gennaio non è più ostativo il possesso di un’altra abitazione acquistata con i benefici fiscali, purché sia alienata entro un anno.

Il presupposto della non contemporaneità potrà essere realizzato in un secondo momento

Ad introdurre la novità l’art. 1, comma 55, della legge n. 208/2015, attraverso un’integrazione della disciplina dell’agevolazione contenuta nella nota II-bis. In poche parole, cambiare casa è ora più semplice, poiché il presupposto della non titolarità contemporanea di più alloggi acquistati con l’agevolazione potrà essere realizzato in un secondo momento.

Il regime fiscale agevolato per l’acquisto prima casa differenziato in base all’applicabilità o meno dell’Iva

Se la cessione è imponibile ad Iva, l’agevolazione consiste nell’applicazione dell’aliquota ridotta del 4%. Sono inoltre dovute leimposte di registro, ipotecaria e catastale di 200 euro ciascuna, l’imposta di bollo, i tributi speciali catastali e le tasse ipotecarie.
Se invece la cessione non è imponibile ad Iva, l’agevolazione consiste nell’applicazione dell’imposta proporzionale di registro ridotta del 2% con il minimo di 1.000 euro, nonché delle imposte ipotecaria e catastale di 50 euro ciascuna.

Agevolazioni acquisto prima casa, i requisiti

Non cambiano i requisiti dell’agevolazione acquisto prima casa:
- a) l’abitazione deve essere situata nel territorio del comune in cui l’acquirente ha o stabilisca entro 18 mesi dall’acquisto la propria residenza, oppure nel territorio del comune in cui egli svolge la propria attività o, se trasferito all’estero per ragioni di lavoro, in quello in cui ha sede o esercita l’attività il soggetto da cui dipende; nel caso in cui l’acquirente sia cittadino italiano emigrato all’estero, deve trattarsi della prima casa sul territorio italiano; la dichiarazione di voler stabilire la residenza nel comune in cui è situata l’abitazione acquistata deve essere resa, a pena di decadenza, nell’atto di acquisto;
- b) nell’atto di acquisto l’acquirente deve dichiarare di non essere titolare esclusivo o in comunione con il coniuge dei diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di altra casa di abitazione nel territorio del comune in cui è situato l’immobile da acquistare;
- c) nell’atto di acquisto l’acquirente deve dichiarare di non essere titolare su tutto il territorio nazionale, neppure per quote, anche in regime di comunione legale, dei diritti di proprietà, usufrutto, uso, abitazione e nuda proprietà su altra casa di abitazione acquistata dallo stesso soggetto o dal coniuge con le agevolazioni “prima casa” che si sono susseguite dal 1982 in poi.

Agevolazioni acquisto prima casa, le novità

Con la legge di Stabilità 2016 è stata integrata la nota II-bis con l’inserimento del comma 4-bis. Quest’ultimo stabilisce che l’agevolazione si applica anche agli atti di acquisto per i quali l’acquirente non soddisfa il requisito di cui alla lettera c) e per i quali i requisiti di cui alle lettere a) e b) si verificano senza tener conto dell’immobile acquistato precedentemente con l’agevolazione, a condizione che quest’ultimo sia alienato entro un anno dalla data dell’atto. Nel caso in cui tale consizione non si realizzi, si renderanno applicabili le imposte ordinarie, gli interessi e la sanzione del 30% sulla differenza d’imposta.