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lunedì 27 aprile 2015

prestito vitalizio ipotecario in vigore dal 6 maggio, la legge in gazzetta ufficiale...

È stata pubblicata in gazzetta ufficiale e sarà in vigore a partire dal 6 maggio, la legge n 44 del 2 aprile 2015 che disciplina la nuova normativa sul prestito vitalizio ipotecario. questo strumento permetterà agli over 60 di ottenere un finanziamento garantito da un'ipoteca sulla casa senza perdere la proprietà della stessa
la nuova legge sostiutisce il comma 12 dell'articolo 11-quaterdecies del decreto-legge 30 settembre 2015 con i commi 12, 12-bis, 12-ter, 12-quater, 12 quinquies, 12-sexies
in particolare, la legge stabilisce che " il  prestito  vitalizio  ipotecario  ha  per   oggetto   la concessione da parte di banche nonche' di intermediari finanziari, di cui all'articolo 106 del testo unico di cui al decreto legislativo 1ºsettembre 1993, n. 385, e successive modificazioni, di  finanziamenti a medio e lungo termine, con capitalizzazione annuale di interessi  e di spese, riservati a persone fisiche con eta' superiore  a  sessanta anni compiuti, il cui rimborso integrale in un'unica  soluzione  puo' essere richiesto al  momento  della  morte  del  soggetto  finanziato  ovvero qualora vengano trasferiti, in tutto o in parte,  la proprieta' o altri diritti reali o di godimento sull'immobile dato in garanzia o si compiano  atti  che  ne  riducano  significativamente  il  valore, inclusa la costituzione di diritti reali di  garanzia  in  favore  di terzi che vadano a gravare sull'immobile"

cos'è il prestito vitalizio ipotecario
il prestito vitalizio ipotecario è un contratto stipulato tra il proprietario di casa over 65 e una banca o una finanziaria con il quale il primo ottiene un finanziamento garantito da un'ipoteca. la somma ottenuta va dal 18 al 40% del valore dell'immobile a seconda dell'età del richiedente e delle aspettative di vita
il proprietario di casa potrà decidere di chiudere quando vuole il contratto, pagando alla banca il capitale ricevuto più gli interessi, oppure lasciare che siano gli eredi a liquidare il prestito vendendo la casa al finanziatore o rimborsando il prestito ottenuto con gli interessi maturati nel tempo


la normativa del prestito vitalizio ipotecario
in italia in realtà l'istituto del prestito ipotecario vitalizio esiste già ed è disciplinato dal dl 203 del 2005, ma fino al momento è stata poco praticabile a causa di una formulazione poco definita. la proposta di legge mira proprio a modificare il comma 13 della legge, al fine di rendere l'istituto del prestito vitalizio effettivamente praticabile. nel concreto le mofiche prevedono
  • la specificazione degli eventi che possono dar vita al rimborso integrale del debito in un'unica soluzione: morte del soggetto finanziato, trasferimento in tutto o in parte della proprietà o di altri diritti reali o di godimento sull'immobile dato in garanzia, compimento di atti che ne riducano significamente il valore
  • possiblità di concordare al momento della stipulazione del contratto, modalità di rimborso graduale della quota di interessi e delle spese, sulla quale non si applica la capitalizzazione annuale degli interessi
  • agevolazioni fisclai per le operazioni di credito a medio o lungo termine, esenzione dall'imposta di registro, dall'imposta di bollo, dall'imposta ipotecaria e catastale e dalle tasse sulle concessioni governative
  • ipoteca a garanzia dell'immobile- si prevede che il prestito vitalizio ipotecario sia garantito da ipoteca di primo grado sulla casa come per l'ipoteca bancaria, e che, se il finanziamento non viene integralmente rimborsato. dal cliente o dai suoi eredi- entro 12 mesi dagli eventi che obbligano al rimborso integrale in un'unica soluzione, la banca vende la casa a un valore pari a quello di mercato, usando il ricavato della vendita per estinguere il credito. ciò fermo restando il diritto degli eredi a ottenere l'eventuale differenza tra prezzo di vendita e debito da restituire
  • gli eredi del beneficiario hanno la possiblità di scegliere tra l'estensione del debito nei confronti della banca, la vendita dell'immobile ipotecario o l'affidamento della vendita alla banca mutuataria per rimborsare il credito

giovedì 2 aprile 2015

nuova sospensione mutui, ecco i requisiti per richiederla...

boccata di ossigeno per le famiglie in difficoltà che non riescono a pagare il prestito richiesto. arriva, infatti, una nuova moratoria sui mutui. l'abi e le associazioni dei consumatori - acu, adiconsum, adoc, cittadinanzattiva, confconsumatori, lega consumatori, movimento consumatori, movimento difesa del cittadino e unione nazionale consumatori - hanno firmato un accordo che prevede la sospensione della quota capitale per i finanziamenti alle famiglie, anche tenendo conto di quanto previsto dalla legge di stabilità
cosa prevede l'accordo - l'intesa, che è stata trasmessa al ministero dell'economia e al ministero dello sviluppo economico, prevede la sospensioneper un massimo di 12 mesi della sola quota capitale per i crediti al consumo di durata superiore a 24 mesi e per i mutui garantiti da ipoteca su abitazione principale che non rientrano nelle misure del fondo di solidarietà per l'acquisto della prima casa (fondo gasparrini)
chi può richiedere la sospensione - la sospensione dei termini può essere concessa per gravi motivi, quindi nei casi di cessazione del posto di lavoro, morte, grave infortunio o nei casi di misure di sospensione del lavoro e/o di ammortizzatori sociali anche qualora abbia ritardi di pagamenti fino a 90 giorni. la sospensione non comporta il pagamento di commissioni o interessi di mora, ma solo degli interessi alle scadenze contrattuali calcolati sul debito residuo
obiettivo dell'accordo - con questa intesa i firmatari hanno voluto ampliare le misure di sostegno alle famiglie in difficoltà nell'ambito del credito ai consumatori a medio e lungo periodo e hanno previsto tra i possibili beneficiari anche i soggetti che hanno subito sospensioni o riduzioni dell'orario di lavoro dovuta alla prolungata crisi economica
cosa succede a chi ha già beneficiato di una moratoria - l'accordo riapre i termini anche per sospendere i finanziamenti per le famiglie che hanno già beneficiato di tale strumento negli anni passati, purché la sospensione non sia stata richiesta nei 24 mesi precedenti

mercoledì 1 aprile 2015

5 indizi che vi aiuteranno a capire se un annuncio immobiliare è una truffa...

nessuno regala niente. quindi, se state cercando casa e improvvisamente trovate quella dei vostri sogni con un prezzo ben al di sotto rispetto a quello di mercato, non abbassate la guardia. probabilmente si tratta di una truffa
i tentativi di truffa nel settore immobiliare non mancano mai, così come in altri settori. i malintenzionati cercano sempre di gettare la loro esca dove pensano di trovare delle potenziali vittime e ora che tutto il mondo utilizza internet per cercare casa hanno focalizzato le loro strategie criminali proprio su questo mezzo
il modus operandi di questi truffatori che cercano di raggirare i clienti dei portali immobiliari è sempre lo stesso: il presunto proprietario dice di trovarsi all'estero e di non poter mostrare l'appartamento, poi richiede il pagamento del primo canone di locazione più uno o due mesi di deposito promettendo di inviare le chiavi (che l'inquilino non riceverà mai)
a quel punto, una volta ricevuto il denaro, interrompe ogni comunicazione e inizia a pensare alle prossime vittime. per non cadere nella rete di queste persone, ecco 5 utili consigli che aiutano a distinguere una buona offerta da una truffa
1. prezzi troppo convenienti: se siete alla ricerca di una casa in una determinata zona e trovate un annuncio che propone un affitto ben al di sotto del valore di mercato, fate attenzione. e non fidatevi se vi viene offerta una casa grande e ristrutturata a un prezzo che non viene proposto neppure per un monolocale in un quartiere poco ambito. le occasioni ci sono, i miracoli no
2. l'inserzionista chiede di essere contattato solo per posta elettronica: il telefono è lo strumento più diretto ed efficace per contattare il proprietario di un appartamento in affitto. la posta elettronica va bene, ma è meno veloce. e' raro che un proprietario non lasci il proprio recapito telefonico, tuttavia questo fatto da solo non vuol dire che l'annuncio sia per forza una truffa. bisogna solamente prestare maggiore attenzione
3. il proprietario non vuole incontrarvi di persona: le scuse possono essere molteplici, da un familiare in ospedale a un viaggio all'estero. raramente il proprietario di una casa o una persona di sua fiducia preferisce non incontrare il potenziale inquilino
4. viene chiesto denaro in anticipo: bisogna essere sospettosi quando qualcuno che non si è mai incontrato e con cui non si è mai parlato chiede di effettuare un pagamento anticipato. bisogna sempre visitare l'immobile e verificare di essere in contatto con il legittimo proprietario prima di firmare qualsiasi tipo di contratto o anticipare il denaro

5. errori ortografici o incoerenze nel linguaggio: i criminali che compiono questo tipo di truffe utilizzano i traduttori presenti sul web per scrivere il loro messaggio in lingue diverse e utilizzarlo nei portali immobiliari dei diversi paesi. bisogna sospettare quando ci si trova di fronte a un annuncio che presenta troppi errori ortografici e troppe incoerenze