la legge di stabilità prevede che al momento del rogito i soldi della compravendita non vadano direttamente al venditore,
ma ad un fondo gestito dal notaio, i cui interessi servano a finanziare
fondi per le pmi. un provvedimento considerato "davvero assurdo" da
paolo righi, presidente fiaip, che lo definisce "una norma illiberare e
anticostituzionale"
già assoedilizia, in un'intervista a idealista news aveva messo in guardia contro i rischi
per acquirente e venditore del provvedimento previsto dall'articolo 35
della legge di stabilità. adesso a scagliarsi contro la norma -che
prevede che il denaro del rogito non vada direttamente al venditore, ma a
un fondo gestito dal notaio- è la federazione italiana degli agenti
immobiliari
"chi vende casa non incasserà più i soldi al momento del rogito-
spiega righi- e le somme saranno depositate su un conto corrente ad hoc,
i cui interessi saranno prelevati dallo stato per finanziare fondi per
le pmi". questo rappresenta un aggravio ulteriore per il settore
immobiliare, che già risente di una pressione immobiliare più che
raddoppiata negli ultimi cinque anni"
"è una norma illiberale- ha detto righi- e in netto contrasto con i
dettami costituzionali e con quanto stabilisce la giurisprudenza in
materia tributaria nel nostro paese"
Fonte
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