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martedì 29 luglio 2014

Il prelievo sui depositi delle compravendite immobiliari è una norma anticostituzionale

la legge di stabilità prevede che al momento del rogito i soldi della compravendita non vadano direttamente al venditore, ma ad un fondo gestito dal notaio, i cui interessi servano a finanziare fondi per le pmi. un provvedimento considerato "davvero assurdo" da paolo righi, presidente fiaip, che lo definisce "una norma illiberare e anticostituzionale"
già assoedilizia, in un'intervista a idealista news aveva messo in guardia contro i rischi per acquirente e venditore del provvedimento previsto dall'articolo 35 della legge di stabilità. adesso a scagliarsi contro la norma -che prevede che il denaro del rogito non vada direttamente al venditore, ma a un fondo gestito dal notaio- è la federazione italiana degli agenti immobiliari
"chi vende casa non incasserà più i soldi al momento del rogito- spiega righi- e le somme saranno depositate su un conto corrente ad hoc, i cui interessi saranno prelevati dallo stato per finanziare fondi per le pmi". questo rappresenta un aggravio ulteriore per il settore immobiliare, che già risente di una pressione immobiliare più che raddoppiata negli ultimi cinque anni"
"è una norma illiberale- ha detto righi- e in netto contrasto con i dettami costituzionali e con quanto stabilisce la giurisprudenza in materia tributaria nel nostro paese"

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