negli ultimi sette anni il mercato italiano ha vissuto una forte
crisi che ha segnato una brusca inversione di tendenza rispetto al boom
iniziato nel 1998. l'ufficio studi di tecnocasa ha ricostruito
l'evoluzione del mercato dal 2008 ad oggi, facendo emergere uno scenario
in cui mentre le grandi città conoscono una ripresa delle
compravendite, i centri minori sono ancora strangolati dalla crisi
2008-è l'anno di inizo della crisi immobiliare
(anche se nelle realtà geografiche del nord e del centro, la contrazione
dei valori era già iniziata nel 2007). le compravendite passanod da
806mila a 697mila (-15%)
2009- conosce una performance simile tra nord e sud,
mentre la flessione dei prezzi è meno forte al centro dato alla forte
contrazione dell'anno precedente. nel sud, le condizioni economiche più
svantaggiate diminuiscono la capacità di spesa dei potenziali acquirenti
provocando una discesa dei prezzi degli immobili e un aumento della
capacità di spesa
2010- l'andamento del mercato immobiliare è
abbastanza uniforme nelle diverse aree geografiche, con variazioni
percenutali dei prezzi abbastanza simili tra centro, nord e sud
2011: al nord inizia a diminuire la flessione dei
prezzi al nord. la sud invece parecchie città- come caserta, cosenza,
campobasso ed enna- registrano cali a due cifre
2012- quest'anno si registrano i cali più elevati. secondo l'ufficio studi di tecnocasa "la
distanza tra le richieste dei proprietari e la capacità di spesa dei
potenziali acquirenti aumenta sempre più e di conseguenza i prezzi
immobiliari dimininuiscono ancora. sono sempre le abitaizoni del sud
italia a registrare la contrazione più forte dei valori"
2013: continua la flessione dei prezzi degli
immobili, ma torna la voglia di comprare casa. i venditori inziano a
rendersi conto dei cambiamenti del mercato e sono più disponibili ad
abbassare le richieste, perché altrimenti rischiano di aumentare a
dismisura i tempi di vendita
2014: nel primo semestre del 2014, i prezzi sono
ancora in ribasso. a soffrire di più è il centro italia (-4,5%), seguita
dal sud (-3,3%) e dal nord (-2,3%). il segmento della prima casa
resiste bene, mentre ci sono segnali di contrazione per la domanda ad
uso investimento e per la seconda casa, a causa della forte tassazione
su questa tipologia di abitazioni
nell'analisi complessiva, dal 2008 ad oggi le abitazioni del sud
hanno perso in media il 22,3%, quelle del centro il 19,9% e quelle del
nord il 19,4%. a tenere meglio sono state le grandi città, mentre i
prezzi sono crollati nei piccoli centri
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